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In un caldo pomeriggio di una estate recente, al termine della premiazione di un torneo di beach tennis a Cervia, tra i giovani che festeggiano con tartine e salatini e gli immancabili spritz, spicca la presenza un po' aliena di un giocatore over che attira curiosità. "Scusi, ma come vi divertivate al mare quando eravate adolescenti come noi?", gli domanda una ragazza bionda. "E Cervia com'era?", chiede un ragazzo, dopo aver posato lo smartphone. Così, provocato, lo stagionato giocatore inizia a raccontare una storia accaduta proprio a Cervia mezzo secolo fa, nell'estate 1968 e che vede protagonisti un gruppo di adolescenti provenienti da varie parti d'Italia, animati dal desiderio di trascorrere vacanze felici e divertenti. Come afferma Gabici nella presentazione: "Il lettore si immergerà in una piacevole atmosfera dove si colgono il sapore afrodisiaco dei pini che facevano da contorno ai dancing sulle spiagge, lo sciabordio del mare, gli incanti della Luna o il suggestivo spettacolo offerto dal sole che spunta dall'acqua ". Erano quelli tempi festosi, dove amori e amicizie si susseguivano come le canzoni - ne sono citate tante - tra quelle che uscivano dai luminosi Jukebox o che si potevano ascoltare nelle affollate piste dei dancing, come il Kursaal o il quasi dirimpettaio Giardino d'Estate. La musica era il companatico che ha reso più allegre le estati e sicuramente più bella la nostra Italia.